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VITTORIA!! BONUS DOCENTI AGLI EDUCATORI

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<<VITTORIA!! BONUS DOCENTI AGLI EDUCATORI>>

 

Correggio Agli educatori del Convitto Rinaldo Corso di Correggio è stato riconosciuto il diritto al bonus docente.

 

Lo ha annunciato la Uil Scuola di Reggio Emilia, che definisce una vittoria storica quella ottenuta dagli avvocati Cinzia Ganzerli e Domenico Naso in tribunale di Reggio Emilia. 

<La sentenza segna un passo importante verso l’equiparazione degli educatori convittuali al personale docente, garantendo un trattamento giusto e conforme al principio di non discriminazione>, si legge in una nota. 

Il giudizio ha visto coinvolti otto educatori e, oltre a riconoscere il diritto al bonus di 500 euro annui, ha anche stabilito che il personale educativo può beneficiare la cosiddetta “carta del docente”, destinata all’aggiornamento professionale.

 

“Il Convitto – spiega Luigi Fiorentino, responsabile provinciale Reggio Emilia federazione Uil Scuola – è una scuola pubblica in cui i ragazzi, da 6 ai 18 anni, rimangono per tutta la giornata. 

Al pomeriggio vengono gestiti dagli educatori, che svolgono le stesse mansioni dei docenti.

Hanno un contratto statale, ma sono di fatto penalizzati”.

 

Fiorentino spiega che

 

Il ministero dell’Istruzione dovrà corrispondere 21 mila euro agli otto educatori

 

l’importante risultato ottenuto è il frutto di due anni di impegno: Si tratta di una vittoria storica, perché è un equiparazione dei due profili, che finora non era stata contemplata dal Ministero.

 

Secondo quanto disposto dal tribunale, infatti, il Ministero dell’Istruzione e del Merito dovrà corrispondere 21 mila euro, comprensivi di arretrati e interessi, oltre a coprire le spese legali

sostenute dai ricorrenti.

<Questo riconoscimento rappresenta un’affermazione chiara e decisa del valore e dell’importanza della figura dell’educatore convittuale, spesso sottovalutata nelle politiche scolastiche – si legge nella nota – La Uil Scuola di Reggio Emilia sottolinea come questa vittoria rappresenti non solo un traguardo per i ricorrenti, ma anche un segnale forte per tutto il personale educativo, che troppo spesso si trova a dover lottare per vedere riconosciuti i propri diritti>.

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