Iscrizioni scuole di ogni ordine e grado a.s. 2021/22

Si comunica che le domande di iscrizione possono essere presentate dal 4 gennaio 2021 al 25 gennaio 2021. In particolare le domande di iscrizione previste in modalità on line (tutte le classi iniziali della scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado statale) dovranno essere presentate dalle ore 8:00 del 4 gennaio 2021 alle ore 20:00 del 25 gennaio 2021.
Si pubblica, con i relativi allegati.

 




UIL Scuola Reggio Emilia | Diretta Facebook venerdì 8 maggio alle ore 16.30 con Pino Turi




UIL scuola diffida il Ministro Azzolina per attività antisindacale. Turi: serve progetto per la scuola

Comunicato UIL scuola – Personale, didattica, studenti: va pensato un mondo diverso e va affrontato con il confronto e il coinvolgimento di chi sarà chiamato a realizzarlo.

Una diffida al ministro per la riapertura del contratto sulla mobilità del personale della scuola che sia funzionale ad un modello di ripartenza della scuola che ancora non vediamo.

Appare prioritaria – spiega il segretario generale della UIL Scuola, Pino Turi – l’esigenza di inquadrare la mobilità in funzione dell’emergenza in atto che merita un progetto eccezionale come è il periodo che stiamo vivendo.

Abbiamo sempre considerato e rappresentato la mobilità come un tassello di un puzzle più ampio e più articolato. Che avesse bisogno di una armonizzazione con norme concepite in un mondo diverso, era già scontato prima della crisi sanitaria.

Temi che la UIL Scuola ha rivendicato con forza come, ad esempio, l’anacronistico blocco della mobilità quinquennale per alcune categorie di personale docente, o come l’assegnazione dei posti di Quota 100 rimasti inoptati.

Tutte questioni che lasciano scoperto il fianco a ricorsi-seriali, che andrebbero eliminati in tempi di normalità, e non sono concepibili in tempi di emergenza.

I patti vano rispettati. Il contratto sulla mobilità – ricorda Turi – prevede che a richiesta di una delle parti, anche solo un sindacato, le trattative sulla mobilità vadano riaperte.

Questioni che ci hanno spinto a minacciare di adire la magistratura per comportamento antisindacale – precisa Turi – in base all’art. 28 della legge 300/70, se non ci sarà da parte del ministro l’impegno a ridefinire le norme su cui effettuare la mobilità del personale.

E’ necessario richiamare l’attenzione su una politica del ministro senza solidità, basata su presupposti piantati nella sabbia, che dimostrano l’assenza di consapevolezza sulla gestione della fine di questo anno scolastico e dell’inizio del prossimo.

Ci sono tante questioni ancora aperte – continua il segretario generale della UIL Scuola – che vanno affrontate con i rappresentati dei lavoratori, che saranno chiamati presumibilmente a forti sacrifici forse più di quelli che stanno vivendo ora.

L’esperienza di queste settimane ha mostrato che la didattica a distanza non è succedanea a quella in presenza, è solo complementare. Un terzo degli alunni è rimasto fuori.

Vanno messe insieme diverse esigenze: recuperare la parte di anno scolastico saltata a causa della pandemia, garantire una forte continuità didattica perché insieme alla DaD bisognerà gestire, magari in modo alternato, la didattica in presenza.

Insomma va pensato un mondo diverso e va affrontato con metodi nuovi.

Il ministro dell’istruzione, invece, continua con un atteggiamento autoreferenziale che non riconosce il ruolo di rappresentanza e di negoziazione che i sindacati hanno.Un ruolo che non deriva dal ministro ma dalla Costituzione.

L’emergenza sanitaria non può eliminare o attenuare gli elementi di democrazia e partecipazione che sono parte del nostro sistema democratico.

Ci auguriamo che arrivi una risposta positiva, per ripristinare un clima di confronto e collaborazione che serve per gestire una fase complessa e difficile della vita del paese.




Apertura sportello di ascolto gratuito per l’intera durata dell’emergenza COVID-19

Vista la situazione di emergenza globale e nazionale che stiamo vivendo per la pandemia dovuta al Coronavirus 2020, la UIL scuola di Reggio Emilia grazie alla disponibilità della Prof.ssa Raffaella Frezza (insegnante di sostegno, pedagogista, counsellor professionista iscritta al CNCP e mediatrice familiare iscritta ad AssoMef), comunica la creazione di uno spazio di ascolto protetto e qualificato per la durata dell’emergenza COVID-19.

Il servizio è rivolto a chiunque senta il desiderio di ascolto e di condivisione in questo periodo di paura, angoscia, solitudine e mancanza di relazioni.

Per prenotarsi è sufficiente inviare una email a: raffaellamare@libero.it o sms o WhatsApp al 347/1452064.

La consulenza è completamente gratuita e riservata agli iscritti UIL Scuola.




Turi: serve piano B ~ Ministro abbia approccio collaborativo

Si sono fermati i campionati di calcio, differiti gli europei e forse le Olimpiadi, si è addirittura superato il tabù del 3% di deficit in Europa, tutti moloch economici e sociali, è ragionevole pensare che la scuola possa uscirne fuori solo con la digitalizzazione?

Questa la domanda che solleva Pino Turi in una lettera inviata alle segreterie UIL Scuola dopo l’annuncio del Premier Conte di un prolungamento delle misure di contenimento del Coronavirus.

L’andamento della crisi sanitaria non è quello che si poteva attendere – aggiunge Turi – l’invito che facciamo alla Ministra è di non seguire chimere e di confrontarsi con la realtà. Eviti di citare le norme solo per la parte che conviene.  Norme e Costituzione devono essere trattate come unicum, nella loro integralità, e debbono valere nel loro insieme, non solo per ciò che fa comodo.

Sarebbe meglio avere un approccio più umile e collaborativo e dotarsi di un piano B che possa raccogliere un vasto consenso democratico, mettendo le persone in condizione di capire il contesto in cui muoversi e lavorare.

A questo punto, considerato che lo spartiacque è quello del 3 aprile, serve un piano per concludere l’anno scolastico salvandone gli effetti giuridici, per tutti.
L’anno scolastico che dovrà recuperare i ritardi di questo sarà animato dagli stessi lavoratori che ora stanno facendo il massimo. Per far partire il prossimo, con il massimo della regolarità, dovranno sentirsi parte di un progetto.

Le domande a cui deve rispondere il piano sono note:

  1. come si intende dare effetti giuridici all’anno scolastico, in corso;
  2. come svolgere gli esami di maturità;
  3. come costituire l’organico di diritto e di fatto;
  4. come potere effettuare le domande di mobilità a scuola chiuse, uffici chiusi e sindacati chiusi;
  5. i concorsi che servivano per superare l’emergenza supplenti;
  6. i tempi di apertura e chiusura del vecchio e del nuovo anno scolastico.

In merito al concorso straordinario è indubbio che il sistema prefigurato deve essere modificato e sostituito da un concorso straordinario per titoli e servizio che è l’unica maniera per stabilizzare i 24.000 docenti precari che già sono stato oggetto di una apposita legge.

Per questo non servono polemiche, né l’inutile ricerca di nemici. Servono idee e condivisione. E anche un po’ di umiltà.




Sindacati scuola scrivono alla Ministra Azzolina: servono misure specifiche urgenti

Le misure varate a più riprese negli ultimi giorni indicano sempre più esplicitamente che l’adozione di forme di smart working debba intendersi come modalità ordinaria, al fine di limitare la presenza del personale negli uffici ai soli casi in cui la presenza fisica sia indispensabile e inderogabile per lo svolgimento delle attività, nel caso delle Istituzioni scolastiche quelle che le stesse sono tenute a garantire in forma minima essenziale.

Poiché dunque, nella presente situazione, è il lavoro in presenza ad assumere carattere di straordinarietà, chiediamo che siano impartite urgentemente chiare indicazioni in tal senso alle istituzioni scolastiche, in particolare prevedendo:

  • Interruzione del lavoro in tutte le situazioni nelle quali non risulti possibile l’osservanza delle disposizioni riguardanti il distanziamento fra le persone, né la messa a disposizione di materiali e strumenti idonei alla prevenzione del contagio; è infatti evidente, in tal caso, il venir meno delle condizioni di sicurezza che vanno invece assolutamente garantite;
  • chiusura di tutti i plessi non sedi di segreteria;
  • svolgimento generalizzato del lavoro agile esteso a tutte le figure professionali;
  • lavoro in presenza unicamente per far fronte alle limitate inderogabili esigenze che possono riscontrarsi in particolari tipologie di istituti scolastici, in relazione ai minimi di servizio (convitti, aziende agrarie, stipendi e altre inderogabili attività che possono essere di volta in volta individuate dall’Amministrazione).
  • moratoria di tutte le scadenze imminenti.

Alla luce delle disposizioni contenute nel DPCM 11 marzo 2020, si chiede alla S.V. di attivarsi affinché siano assunte, a livello ministeriale e/o di Governo, disposizioni che escludano in questa fase di emergenza nelle scuole prestazioni lavorative in presenza, ove le stesse non abbiano carattere di assoluta inderogabilità, prevedendo, al fine di ridurre al minimo il pericolo di contagi, la chiusura degli edifici scolastici in analogia a quanto potrebbe essere a breve previsto per analoghe situazioni che dovessero riguardare anche altre tipologie di attività produttive.

Roma, 13 marzo 2020

 




Coronavirus: le nuove misure per la provincia di Reggio Emilia

Coronavirus: le nuove misure per la provincia di Reggio Emilia

Con il nuovo decreto DPCM si aggiungono diverse e più incisive restrizioni (no zona rossa) per la Provincia di Reggio Emilia. In particolare:

  • limitazione sugli spostamenti nel territorio. Si potrà entrare e uscire solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e di emergenza. Sarà comunque consentito il rientro presso la propria residenza o domicilio per chi ne avesse esigenza. La polizia avrà mandato di chiedere conto degli spostamenti;
  • sospese cerimonie civili e religiose, chiusi pub, discoteche e altri luoghi di divertimento, palestre e piscine, ma anche musei e luoghi di cultura. Bar e ristoranti possono restare aperti, ma solo dalle 6 alle 18 e solo se possono garantire che tra un avventore e l’altro ci sia una distanza di sicurezza di almeno un metro;
  • sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 e le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza ad esclusione dei corsi per i medici in formazione specialistica e dei corsi di formazione specifica in medicina generale, nonché delle attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie. Al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa.

Per eventuali dubbi potete consultare la scheda tecnica di approfondimento oppure scrivere una e-mail.

La UIL Scuola sta monitorando costantemente gli sviluppi al fine di chiederne prontamente eventuali modifiche.

Per il personale ATA è stata segnalata la necessità assoluta di tutelare il diritto alla salute con riduzione in servizio delle unità di personale (senza obbligo di recupero/ferie, e simili – vedi richiesta al Prefetto e raccolta firme).

Per tutto il personale scolastico che prima dell’emanazione del DPCM in data odierna, permanga in una diversa Regione, ha la possibilità di rientrare nei comuni della provincia di Reggio Emilia, consapevole  dell’impossibilità successiva ad eventuali spostamenti al di fuori della Provincia (ovvero fino al 3 Aprile 2020 come da decreto).




Corsi di formazione: proroga sospensione

Carissimi/e,

vi comunico che anche per  questa settimana, come già sapete, è stato prorogato il divieto di assemblee, manifestazioni e tutte le attività che prevedono aggregazioni di più persone.

Alla luce di ciò anche i nostri corsi di formazione slitteranno di un ulteriore settimana (sperando in una ripresa per la prossima).
Non appena il problema Coronavirus sarà risolto, riprenderemo tempestivamente i corsi e comunque verranno risolti entro la scadenza, in quanto, siamo certi che tutte le scadenze subiranno uno slittamento.
Restiamo  a vostra disposizione per ulteriori chiarimenti.



Emergenza Coronavirus: sospensione attività didattiche sino all’8 marzo 2020

E’ stato firmato il DPCM (Decreto Presidente Consiglio dei Ministri) relativo alla chiusura/sospensione delle attività didattiche per le Regioni in cui vi è l’emergenza Coronavirus.

Per la Regione Emilia Romagna è stata disposta la sospensione delle attività didattiche.

Ciò significa che:

Il personale ATA:

  • è regolarmente in servizio – art. 2 lettera e (pag. 4) del DPCM;
  • può richiedere eventuali giorni ferie e/o permessi.

Il personale Docente:

  • Non è in servizio. L’obbligo di giustificazione o di recupero dell’assenza non sussiste, in considerazione del fatto che l’assenza è determinate da cause di forza maggiore, non imputabile al personale scolastico come disposto dall’art. 1256 del codice civile che afferma:

    “L’obbligazione si estingue quando, per una causa non imputabile al debitore, la prestazione diventa impossibile”.

Modalità di didattica a distanza (art. 4 lettera d – pag. 9 DPCM):

  • I dirigenti scolastici delle scuole nelle quali l’attività didattica sia stata sospesa per l’emergenza sanitaria, possono attivare, sentito il collegio dei docenti, per la durata della sospensione, modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.



Apertura al pubblico uffici CAF/PATRONATO Reggio Emilia: variazione orari

Si comunica il cambio degli orari di ricevimento al pubblico, del CAF/Patronato UIL di Reggio Emilia.

Mattina Pomeriggio
Lunedì – Martedì – Mercoledì dalle ore 8.30 alle ore 12.30 dalle ore 14.00 alle ore 18.00
Giovedì – Venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.30 chiuso